Donne che corrono coi lupi è un’opera ampia e stratificata, che unisce mitologia, psicologia del profondo e narrazione simbolica. L’autrice, Clarissa Pinkola Estés – psicanalista junghiana e cantadora – costruisce un percorso attraverso fiabe, miti e leggende di diverse tradizioni per esplorare le dinamiche dell’inconscio femminile.
Il fulcro del libro è la figura della “donna selvaggia”, intesa come archetipo che racchiude la forza istintiva, creativa e intuitiva spesso repressa o dimenticata nella cultura moderna. Ogni racconto analizzato diventa uno specchio attraverso cui osservare le fasi evolutive della psiche femminile: la separazione, la perdita, la ricerca, la trasformazione, la rinascita.
Il testo non segue una struttura accademica tradizionale: è volutamente circolare, evocativo, simbolico. Richiede una lettura attenta e non lineare, che permette però una riflessione profonda sul modo in cui le storie tramandate possano ancora oggi offrire chiavi di lettura per comprendere conflitti interiori, blocchi evolutivi e risorse personali.
La narrazione alterna analisi psicologica, riferimenti junghiani e linguaggio poetico, rendendo il libro un’opera trasversale, adatta sia a professionisti della salute mentale che a lettori interessati alla crescita personale e alla dimensione archetipica dell’esperienza umana.
Pur trattandosi di un libro che richiede tempo e concentrazione, Donne che corrono con i lupi resta un testo di riferimento per chi desidera esplorare la psicologia femminile in modo simbolico, profondo e non convenzionale.