I nostri bambini sono tornati sui banchi di scuola e tanti problemi che durante l’estate parevano essere svaniti nel nulla si ripresentano puntuali.
Nervosismo, affaticamento, calo dell’attenzione, distrazione, stanchezza, malumore, disturbi del sonno e dell’alimentazione, tachicardia, problemi gastro intestinali, raffreddore, mal di gola, tosse, dolori muscolari, somatizzazioni quali mal di testa e mal di pancia, sonnolenza , apatia o al contrario iperattività e irrequietezza sono sintomi che manifestano adulti e bambini impreparati a gestire lo stress dato dal cambiamento.
Per tutti i bambini infatti la fine delle vacanze rappresenta un grosso cambiamento per quello che riguarda il tempo che possono dedicare al gioco e al riposo, agli incontri piacevoli e alle attività in famiglia. Anche i genitori riprendono il lavoro con i ritmi di sempre e l’attenzione che possono dedicare ai loro figli purtroppo diminuisce.
Questi cambiamenti creano dei piccoli disequilibri sia livello psicologico che a livello fisico e l’intera famiglia è coinvolta in questo momento di “crisi”. Prepararsi al cambiamento vuol dire infatti per genitori e figli riuscire a creare un collegamento non drastico tra il periodo delle vacanze e la ripresa delle attività, conservando i momenti di divertimento e aggregazione, cercando di orientarsi verso le attività con la sensazione di poter gestire e padroneggiare le situazioni, non quindi come fossero imposte o particolarmente ardue.
Spetta ai genitori quindi la gestione di questo momento delicato, proponendo il rientro a scuola come un momento di gioia e scoperta, di incontro, mantenendo però anche la possibilità di far incontri nelle ore doposcuola, dedicando del tempo ai propri figli e aspettando una ripresa a pieno ritmo dell’attività scolastica prima di sommergere i bambini con i tantissimi impegni da subito, come gli sport e altre attività.