L’autore, in questo libro, esplicita il metodo per interagire efficacemente con i propri figli, metodo applicabile anche col resto delle persone con cui si ha a che fare nella propria quotidianità. Questo modello di interazione ha come obiettivo l’avvicinamento degli interlocutori, operazione spesso difficoltosa con dei figli che si allontanano per poter difendere le proprie idee e con queste la propria individualità.
Gordon ci da esempio di come le risposte dei genitori possano essere catalogate in 12 risposte tipiche. L’analisi di questi modi rende consapevoli di come spesso le nostre e le altrui risposte siano irritanti, deludenti, dolorose, umilianti, minimizzanti. Provando a mettersi nei panni di chi riceve una di queste risposte il genitore capisce come il proprio figlio spesso non si sente compreso e quindi si allontana da lui.
Gordon mette in evidenza che il suo metodo, chiamato ascolto attivo, è un metodo senza perdenti in quanto nessuno, alla fine, prevale sull’altro. Ma quello che è veramente importante e sta alla base di tutto il metodo è l’accettazione del figlio da parte del genitore sia nel suo essere una persona dotata di certe caratteristiche che di certi comportamenti. Il sentirsi accettati nel proprio modo di agire infatti, fa si che ognuno di noi si senta accettato come persona. Bando quindi all’autoritarismo per gestire le situazioni di crisi con i propri figli ma ascolto e consapevolezza che esistono metodi più utili e produttivi.
Cosa importante è anche che il genitore capisca che lui non è responsabile delle scelte del figlio, ma che, se il problema è del figlio, è lo stesso figlio che deve trovare la soluzione adatta al suo caso.
Il genitore, ponendosi come ascoltatore attivo, decifra le emozioni che sottendono al messaggio ricevuto e la sua risposta trasmette in se la comprensione di tali emozioni oltre che ai contenuti del proprio pensiero che in questo modo vengono recepiti dal ragazzo.
Il metodo “senza perdenti” è un approccio democratico e rispettoso, basato sul riconoscimento di pari diritti tra ragazzi e adulti, dei pari diritti tra le persone, ed è applicabile non solo nell’ambito familiare ma anche sociale e… perché no? anche nel rapporto interspecifico.