Un libro molto interessante che ci aiuta, con estrema semplicità ma senza mai perdere di vista l’aspetto scientifico, a capire meglio questo mondo che vive dentro di noi: il microbiota.
Ma cosa è il microbiota? E’ quell’insieme di microrganismi che abita dentro di noi e che determina lo stato della nostra salute. Una alimentazione scorretta ed ultraprocessata, lo stress e l’uso di medicinali sono in in grado di alterare questa popolazione di microrganismi dando luogo a processi infiammatori che coinvolgono il corpo e la mente.
Nel libro viene spiegata con estrema chiarezza la correlazione tra infiammazione intestinale e depressione.
Studi recenti ma sempre più approfonditi hanno rilevato come nel cervello oltre alla barriera ematoencefalica ci sia un’ulteriore barriera, quella del plesso coroideo, che essendo più “permissiva” della prima quando è in corso un attacco infiammatorio si chiude per non far passare nulla e proteggere il cervello. Questa barriera però blocca l’intera interazione cervello-organismo con la conseguenza dell’esplosione di fenomeni ansiogeni e depressivi. Molti pazienti con malattie infiammatorie intestinali, spiega la Rescigno, soffrono di ansia. Il libro illustra con precisione l’asse intestino-cervello e le malattie neurologiche come Alzheimer, Parkinson, i vari tipi di sclerosi, illustra la correlazione tra disbiosi e ansia, depressione, disturbi del sonno, problemi alimentari.
Offre interessanti spunti di riflessione che alla fine della lettura aiutano a capire che, se l’invecchiamento non lo posso fermare, posso far si che non acceleri e soprattutto che avvenga senza quegli scossoni che turbano la vita di intere famiglie perchè una degenerazione cognitiva e neurologica non è più un problema del singolo ma dell’intera comunità.